mercoledì 21 novembre 2007

Il primo è sempre un parto...

Eccomi quì, per l'ennesima volta. Ho detto: "Perchè non provare?". Già...ma cosa posso scrivere? Ogni giorno vedo così tante parole che ne ho la nausea, davvero. Ho gli occhi a forma di vocale o consonante, dipende dal momento.

Ho spintonato con malagrazia il biblico volume di diritto privato (per quei poveri sfigati che come me hanno il Gazzoni, sanno di cosa parlo). Ha più o meno le dimensioni dell'intera enciclopedia Treccani magicamente fusa in un solo unico, monumentale, obbrobriosamente pesante volume che devo scarrozzarmi a destra e a manca perchè "non si sa mai".

Alla faccia del docente, che ha intimato a di SS che "si deve frequentare!", oggi ho saltato di nuovo. Ero così stanca, ma così stanca che ho scioperato anche con lo struccante, ieri sera, col risultato che ora il cuscino sembra un cucciolo de "La carica dei 101" (per colpa del mascara nda).

Domani riparto, accompagnata dalla mia piccola valigia rococò rossa fiammante, alla volta della mia cittadella natale. Per mia madre domani è già il 25. E rideva, rideva...ammazza, se avessi saputo che il trasferimento a Roma avrebbe sortito questo insperabile effetto, sarei venuta anche per le superiori. Insomma, tutti mi vogliono bene anche se combino una marea apocalittica di cazzate.






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